Casa di Comunità, la nuova struttura sorgerà in zona Ragnola

Pubblicato il 25 febbraio 2022 • Ultime notizie

Con delibera adottata nella serata di giovedì, la Giunta comunale ha fornito gli indirizzi per concedere all'Azienda Sanitaria Regionale, che ha formulato espressa richiesta, un diritto reale (nell’atto si cita il diritto di superficie) su un'area comunale di 3.200 metri quadrati situata in via Sgattoni, nel quartiere Ragnola.
L’atto si rende necessario per consentire all’ASUR di presentare la domanda, di prossima scadenza, per ottenere circa 6,3 milioni di fondi del PNRR per realizzare la “Casa della Comunità e Ospedale di Comunità” di San Benedetto del Tronto.

La Regione Marche, infatti, in attuazione din una specifica missione del PNRR, ha individuato nel Comune di San Benedetto del Tronto due interventi: una nuova Casa della Comunità e un nuovo Ospedale di Comunità (reparto di cure intermedie) per un importo totale da finanziare di circa 6.300.000 euro.
Attualmente, una parte significativa delle attività che si svolgeranno nella nuova Casa della Comunità vengono fornite nell’immobile di via Romagna che presenta caratteristiche architettoniche, impiantistiche, strutturali, ubicazione, accessibilità e vetustà tali da renderlo obsoleto e difficilmente adeguabile per assolvere alle funzionalità richieste. A tale proposito, la delibera approvata prevede l’attivazione di un tavolo tecnico tra ASUR e Amministrazione Comunale che dovrà portare alla stesura di un protocollo d’intesa relativo alla permuta della proprietà dell’immobile di via Romagna con la proprietà del terreno di via Sgattoni. L’approvazione finale dell’operazione dovrà arrivare necessariamente dal Consiglio Comunale.
L'Amministrazione comunale ringrazia la Regione Marche, in particolare gli assessori alla sanità e alla cultura, Filippo Saltamartini e Giorgia Latini, per aver dato l'impulso determinante perché questi fondi venissero assegnati alla città di San Benedetto del Tronto permettendole di disporre di una struttura adeguata a rispondere alla domanda di servizi sanitari che arriva dai cittadini.


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